Giuseppe Alviti: A Napoli siamo in guerra si militarizzi subito la città con gruppi speciali militari e della polizia .
Solidarietà ai carabinieri e poliziotti che ieri sera sono stati vilmente aggrediti da bande di teppisti e camorristi che nulla hanno a che vedere con chi è economicamente in disagio,chiaramente nel coprifuoco la Camorra non può gestire i suoi traffici illeciti.
Se c è coprifuoco a questi attacchi alle postazioni dei carabinieri e celerini della polizia lo Stato deve autorizzare i propri difensori a usare le misure forti con uso di idranti e sparare anche pallottole di gomme e dove la situazione peggiori la bonifica ambientale con ogni mezzo e strumento.
Purtroppo la forza per garantire la democrazia è essenziale quello che è successo ieri sera a Napoli è più grave del lockdown adesso De luca e il governo centrale principalmente sono chiamati a dare una risposta degna di uno Staro che esiste e non fare la Cenerentola o la bella addormentata, ad atti di guerra si risponde con atti di guerra lo Stato e le forze di polizia non possono essere vittime innocenti e attaccate con violenza mafiosa e camorristi senza che ci sia una repressione totale della violenza.
La lotta democratica in piazza non ha nulla a che vedere con quello che è successo ieri sera.
Come Presidente nazionale Associazione guardie Particolari giurate solidarizzo e do la mia disponibilità alle forze dell'ordine vero baluardo di legalità e invito il governo Centrale a Militarizzare Napoli non con 100 uomini ma diecimila soldati dei reparti speciali della Marina e dell' e Esercito chiaramente con ampio potere d' intervento.
Ecco quanto dichiarato dal sindacalista napoletano Giuseppe Alviti già medaglia d' argento al valore civile e proveniente dai reparti speciali della Marina militare del gruppo N.A.P.I(Nucleo Armato Pronto intervento) dopo la violenta manifestazione di ieri sera di piazza a Napoli contro le misure covid emanata dal governatore della Campania De luca
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