IL PRESIDENTE GIUSEPPE ALVITI INAUGURA L'AVVENTO DELLA NUOVA ASSOCIAZIONE

IL PRESIDENTE GIUSEPPE ALVITI INAUGURA L'AVVENTO DELLA NUOVA ASSOCIAZIONE
ASSIEME ALL'AVV.MAURO PANICO IL PRESIDENTE HA ANNUNCIATO L' ASSEMBLEA ANNUALE DELLA ASSOCIAZIONE NAZIONALE GUARDIE PARTICOLARI GIURATE.L'EVENTO E' PREVISTO PER IL MESE DI GIUGNO 2021

mercoledì 30 dicembre 2015

ALVITI: POESIA DEDICATA DALLA POETESSA TINA PICCOLO

POESIA DEDICATAMI DALLA GRANDE POETESSA TINA PICCOLO 

Ha un forte carattere,è un uomo deciso, un simbolo di coraggio e tenerezza e nei suoi occhi blù c'è un'onda del mare cheta o rabbiosa, come tra i flutti di una stagione ora fiorita,ora nevosa..... E' fatto così ,nell'impeto della passione, delle parole irruenti e della commovente carezza... Con la divisa o senza s'impone con fermezza, ma sa essere dolce con le sue moine.... E' un grande oratore,sa sciogliere catene di parole, sa raccontar le insidie della vita e ti sa dare amore a piene mani.... Ha dentro la baldanza del maschio un pò rabbioso e prepotente, ma in fondo è tutta una poesia che ti fa scrivere con sinfonia, mentre acolti un violino,una chitarra e le stelle nel cielo son sentinelle dei battiti del suo cuore innamorato.... 
TINA PICCOLO(POETESSA-CRITICO D'ARTE E FINE DICITRICE)

poesia della grande poetessa Tina Piccolo dedicata al Presidente Giuseppe Alviti

Gocce di vita – “Giuseppe Alviti”.

.stupore
Mi prese lo stupor quando lo vidi,
alto, robusto, un tipo possente…
Lo guardai negli occhi blù profondi,
ascoltai la parola assai gentile
e mi sentiti più piccola,
ma mi sovvenne la voce di un amico:
“Vai che sei una bambola vivente”
Il mio salone pieno sino all’orlo
di premi e di Oscar da tutto il mondo
e lui stupito fece “Questa è storia”…
Era alto anche seduto Giuseppe Alviti,
Presidente Nazionale delle Guardie Giurate,
e mi fece conoscere il suo curriculum
degno di lodi e di premi ambiti…
Un uomo che aveva lo sguardo pulito,
il sorriso sincero, il tono e la risata
tenera e contagiosa…
La parola nasceva assai spontanea,
un caffè bevuto con piacere,
e poi tanta allegria fatta
di battute buone, originali…
.
Due vite al confronto,
ideali e legalità,
amore e fede come stelle
di notti scure in una vita intera…
Anche lui scriveva versi e massime
intelligenti e coraggiose…
Lo vidi come colui che sa lottare
anche se aveva voglia di giocare…
Ma il gioco rende un uomo più reale,
una stretta di mano, un patto vero…
e nacque il sorriso più sincero…
il sentore di un giorno senza fine.
Giuseppe Alviti, un uomo, una storia,
un grande itinerario
per il coraggio e per la lealtà…
.
TINA PICCOLO (AMBASCIATRICE DELLA POESIA ITALIANA NEL MONDO_CRITICO D?ARTE VISIVA E LETTERARIA)

martedì 17 novembre 2015

Antiterrorismo,Giuseppe Alviti: “Spazio anche alle guardie giurate”

Antiterrorismo, Alviti: “Spazio anche alle guardie giurate” In evidenza

Pubblicato in Attualità
17 Novembre 2015 di Paolo FruncilloCommenta per primo!
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Paolo Fruncillo
“Perché non utilizzare le guardie particolari giurate nei controlli antiterrorismo, facendo sì che carabinieri, poliziotti e finanzieri si concentrino sull’attività di intelligence?”. È molto più di una provocazione, quella lanciata, attraverso il quotidiano “la Discussione” dal presidente dell’Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate, Giuseppe Alviti. Ex componente delle Unità speciali della Marina Militare, esperto in arti marziali, Alviti conosce molto bene il tema e parla a ragion veduta.
Presidente come mai ha pensato a questo utilizzo certo insolito delle guardie giurate?
Vede l’opinione pubblica è portata a sottovalutare le potenzialità delle guardie particolari giurate che, se adeguatamente formate, possono dare un supporto notevole in momenti come quello che stiamo attraversando. La gente è legittimamente preoccupata. I tragici fatti di Parigi hanno dimostrato che nessuno può stare al sicuro. I facinorosi colpiscono dove e quando vogliano. Sono necessari controlli serrati ed anche una forte attività di intelligence per arrivare alle menti dell’organizzazione del terrore.
In questo contesto cosa potrebbero fare i suoi colleghi?
Semplicemente dare una mano. Collaborare con le forze dell’ordine schierate per strada. Le sembra poco. In questo modo riusciremmo a liberare un po’ di uomini e donne in divisa da mettere sulle tracce non solo dei kamikaze ma di quelli che tirano le file degli attentati. Solo così possiamo arginare il fenomeno.
Così facendo le guardie diventerebbero una sorte di forza ausiliarie di polizia, carabinieri e finanzieri?
Non tutte le guardie. Ma quelle che abbiamo seguito e superato con profitto un percorso di addestramento anti-terrorismo. Le guardie giurate sono ben capaci di questo e altro. Ne vuole la prova?
In che senso?
Lei, come tutti, con conosce il caso dei nostri due carissimi marò Girone e Latorre e le traversie che stanno passando in India. Pochi sanno che l’attività di difesa delle navi commerciali italiane all’estero viene svolta, oltre che da militari, anche da guardie giurate, i cosiddetti contractor.  

mercoledì 11 novembre 2015

Il leader agpg Giuseppe Alviti:Guardie giurate in balia dei violenti perché senza poteri

Guardie giurate in balia dei violenti perché senza poteri In evidenza

11 Novembre 2015 di Paolo Fruncillo
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Paolo Fruncillo
“Noi guardie giurate siamo le vittime sacrificali di un sistema che non funziona. Non vorrei che chi  ci governa stia aspettando il morto per intervenire in maniera energia, così come sarebbe  necessario”. È una denuncia grave, quella del presidente dell’Associazione Nazionale Guardie  Particolari Giurate, Giuseppe Alviti, lanciata all’indomani dell’ennesimo episodio di violenza  avvenuto in un ospedale napoletano.  Al “Loreto mare”, infatti, dapprima un infermiere e poi due operatori della sicurezza sono stati  costretti a ricorrere alle cure dei sanitari, dopo essere stati aggrediti da un visitatore. Secondo  quanto si è appreso il paramedico ha avuto dieci giorni di prognosi e le guardie sette. Alviti,  medaglia d’argento al Valore civile su proposta del già ministro degli Interni, nonché sindaco di  Napoli, Rosa Iervolino Russo, ha colto la palla al balzo per un allarme che riguarda tutti gli  appartenenti alla sua categoria.
Presidente come può accadere una cosa del genere?
A Napoli le aggressioni sono all’ordine del giorno. E pensare che il Loreto Mare ha investito fiori di  quattrini pubblici per un posto fisso di polizia.
E come mai non è stato evitato l’ennesimo episodio increscioso?
Il personale addetto al drappello, in genere, opera la mattina per il disbrigo delle pratiche  burocratiche legate all’attività ospedaliera. Nei week-end e di notte l’ospedale è terra di nessuno. E  può accedere di tutto, davvero di tutto.
A cosa si riferisce?
Non molto tempo fa al Cardarelli è stata addirittura trafugata una salma. Per non parlare di un collega aggredito ferocemente per il quale sono stati necessari ben trentacinque punti di sutura alla  testa.
In che modo si può intervenire per porre un freno?
Le alternative sono due: o si aumenta la presenza delle forze dell’ordine – che, però, in questo  modo,m verrebbero distolte da altri delicati servizi di ordine pubblico o si interviene, con una legge,  per attribuire alle guardie particolari giurate dei poteri che oggi non hanno e senza i quali io ed i  miei colleghi siamo soltanto vittime sacrificali. Lo dico da tempo. E infatti le mie parole  cominciano a dare fastidio.
Cioè?
Appena ieri ignoti hanno violato il mio sito personale su Facebook, che è anche uno strumento di informazione e formazione per le tante guardie che hanno aderito alla mia organizzazione.  Evidentemente le mie esternazioni contro le piccole e grandi illegalità delle caste e dei comitati  d’affare hanno colto nel segno. Io, comunque, vado avanti per la mia strada, nella consapevolezza  che noi guardie particolari giurate possiamo avere un ruolo di complemento delle forze dell’ordine  per affrontare le varie emergenze di ordine e sicurezza pubblica che si palesano nelle grandi  metropoli.

martedì 27 ottobre 2015

Guardie giurate,Giuseppe Alviti ( Presidente Angpg): “A rischio la 14ma mensilità”

Guardie giurate, Alviti (Angpg): “A rischio la 14ma mensilità” In evidenza

Pubblicato in Società
26 Ottobre 2015 di Francesca Romana FalconioCommenta per primo!
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Francesca Romana Falconio
“Il 31 dicembre prossimo scade il contratto collettivo nazionale nel settore della vigilanza privata e tra le proposte che le organizzazioni dei datori di lavoro vorrebbero inserire vi sarebbe anche quella della soppressione della 14° mensilità”. A lanciare l’allarme è il presidente dell’Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate, Giuseppe Alviti, destinatario di numerosi encomi per aver sventato rapine ed assicurato alla giustizia malfattori di vario genere. 
Presidente se così fosse immagino farete le barricate… 
Quello che potrebbe accadere di qui a poco è paradossale. Si va a colpire una categoria, quella delle guardie, che sta pagando a caro prezzo gli effetti della crisi e che, per colpa delle leggi che si stanno susseguendo nel tempo, rischia di sparire dalla circolazione. 
Perché? 
Le norme, anche recenti, di fatto avvantaggiano la vigilanza non armata. 
Il motivo? 
Ha costi minori e, purtroppo, presuppone criteri meno rigidi per quanto riguarda il reclutamento del personale. Noi guardie particolari giurate, invece, dobbiamo essere necessariamente incensurati e di condotta specchiata. 
Cosa si potrebbe fare per salvare le guardie in via di estinzione? 
Si possono fare varie cose. Una delle prime sarebbe il riconoscimento, con validità sul territorio regionale, della qualifica di agente di polizia amministrativa. 
Che effetto produrrebbe dal punto di vista pratico? 
Al momento la guardia particolare giurata è un ibrido che ha tante responsabilità ma nessun rilievo giuridico. Con il decreto di agente di polizia amministrativa si sarebbe un notevole passo in avanti, riconoscendo in capo all’operatore un potere autorizzativo e certificativo che oggi non ha. Già il fatto di chiedere i documenti ad una persona in evidente stato di alterazione servirebbe ad evitare situazioni a rischio. Pensiamo a quello che accade nei pronto soccorso degli ospedale di frontiere, soprattutto al Sud, dove l’incolumità degli operatori sanitari e di quelli della sicurezza è costantemente nel mirino di facinorosi, esponenti dei sodalizi criminali ed esagitati di vario genere. C’è, però, il problema dell’accesso al lavoro. 
Come la mettiamo con il reclutamento del personale: non sempre chi indossa la vostra divisa è all’altezza del compito al quale è chiamato. 
Anche questo è un punto dolente. L’ideale sarebbe quello di prevedere a carico degli istituti di vigilanza assunzioni dirette tramite dei veri e propri corsi-concorsi pubblici. Non tutti possono fare la guardia particolare giurata. Allo stesso modo per accedere ai gradi interni sarebbe necessario valutare titoli e meriti, perché, in caso contrario, viene mortificata la competenza e la professionalità. 
Lavorare con un’arma comporta anche uno stress psicologico. In che modo lo combattete? 
Bisogna fare di più, visti i casi di cronaca che hanno riguardato in questi anni le guardie. Ogni azienda dovrebbe poter contare ed assicurare un sostegno psicologico ai propri dipendenti. Avere un esperto che faccia almeno un colloquio al mese con le guardie eviterebbe tanti problemi.

venerdì 25 settembre 2015

Il presidente Giuseppe Alviti Encomiato solennemente dal Comune di Napoli


Un altro grande onore
Commosso ringrazio il Comune di Napoli 
E nella fattispecie il vicepresidente del consiglio comunale di Napoli Marco Nonno

venerdì 4 settembre 2015

GIUSEPPE ALVITI:Persone in Divisa. Lo spirito di corpo che non c'è.


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Questa verità,  riguarda tutti i lavoratori ma  sembra che la gente la voglia ignorare, quando si parla della nostra figura : non siamo solo ciò che facciamo, siamo prima di tutto persone! Questa semplice e lapalissiana constatazione ci interessa ancora di più quando si è improvvisamente privati di un caro collega, come è accaduto per i nostri "compagni di giubba"IN TUTTA ITALIA, di riflesso, per tutta la categoriadelle guardie giurate in generale.
Essere investiti di questo ruolo importante, non vuol dire che siamo infallibili, non significa che non abbiamo mai problemi, che non siamo feriti o colpiti nel nostro profondo o che siamo distaccati da ciò che ci accade. Siamo esattamente come tutti gli altri, ciascuno con il proprio modo di essere, con la sua unicità, con pregi e difetti, con maggiore o minore sensibilità, accortezza o intelligenza. Siamo persone con il cuore fragile, che nascondono la loro sofferenza sotto la divisa, con problemi familiari, figli malati, genitori anziani, mariti o mogli assenti, mutui da pagare, problemi di salute ecc.
Nessuno pretende che questo cambi la considerazione degli altri nei nostri confronti. A volte però bisognerebbe considerarlo.
Quando si sentono le critiche acide dei cittadini verso questo o quel collega (la frase che più detesto: "speriamo vi vadano in medicine"), si prova un senso di rabbia misto ad amarezza, perchè sarebbe bello ogni tanto sentire una parola positiva, amorevole, che ci considera esseri umani che fanno solo il loro dovere. Spesso lo dico: "siamo come il medico che fa una terribile diagnosi; non ci possiamo sollevare da questa responsabilità... eppure i medici che ci dicono che dobbiamo morire non li odiamo così tanto!".
Nella tragica scomparsa della collega di Miriam,  c'è questa amara considerazione, vista però dall'interno della nostra "grande famiglia". C'è una sofferenza taciuta, un malessere che nessuno ha percepito di così ampia portata, c'è la solitudine in mezzo ai colleghi, un silenzioso modo di continuare a fare questo lavoro, giorno per giorno, pur non essendo più così forti per affrontarlo.
E' doloroso. E' sconvolgente. Neppure i colleghi di tutti i giorni se ne sono accorti, neppure gli amici, nessuno!
Inevitabilmente, si associa a tutto questo la pressione che crea la divisa sulla nostra vita. Ci impone di non fare errori, perchè spesso si pagano a caro prezzo; ci chiede un senso del dovere spesso oltre il limite del comune sentire; ci assorbe più del necessario e diventa anche un fardello, più che un privilegio. Questo fino al massimo del paradosso, quando, ad esempio, noi tutori della legalità, ci troviamo all'improvviso, senza colpa né volontà ad essere indagati, pur avendo operato con correttezza. Sono traumi che pesano, che giorno per giorno corrodono dentro e consumano.
Non si sa cosa sia accaduto dentro la mente e nel cuore di questo stimatissimo collega ma  dovremmo tutti guardarci di più l'uno con l'altro. Dovremmo dedicare più attenzione non solo al "collega" ma anche alla "persona" con cui dividiamo il nostro turno. Se non ci considerano persone gli stessi cittadini, per cui noi lavoriamo, allora almeno facciamolo noi, in nome del nostro spirito di corpo che deve rinascere, per salvarci.

martedì 4 agosto 2015

SALVÒ CAPOTRENO DAL LINCIAGGIO DEI PASSEGGERI ESASPERATI, ENCOMIO A GIUSEPPE ALVITI PRESIDENTE AGPG

Salvò capotreno dal linciaggio dei passeggeri esasperati, encomio a Giuseppe Alviti

AlvitiEncomio solenne da parte del vicepresidente del Consiglio comunale di NapoliMarco Nonno, alla guardia particolare giurata, Giuseppe Alviti, presidente dell’associazione nazionale di categoria.
L’operatore, alle dipendenze della Ivp Security Service, il 30 giugno e il 9 luglio scorso è intervenuto con coraggio all’interno della stazione della Circumvesuviana di Napoli, salvando dal linciaggio ad opera dei passeggeri esasperati un capostazione.
Alviti, ex componente dei corpi speciali della Marina militare, non è nuovo ad atteggiamenti del genere che evidenziano coraggio e senso del dovere. “Nel 2006 – si legge nel provvedimento di encomio – la succitata guardia giurata ha ottenuto dall’Amministrazione Comunale di Napoli la medaglia d’argento per aver eroicamente sventato una rapina, a rischio della propria incolumità”.
Per questo il vicepresidente dell’assise civica ha scritto al direttore generale dell’istituto di vigilanza per notificargli l’encomio e chiedere una progressione di grado in senso al detto istituto.

Riguardo l'autore

Giornalista vaticanista e scrittore. Collabora con l'associazione "Altrimondi" come Responsabile dei rapporti con la Santa Sede e con il mondo ecclesiale sulle tematiche dell'ambiente e della sostenibilità. Ha pubblicato "Il Cantico di Frate Vesuvio" e "La Buona Battaglia. Politica e bene comune ai tempi della Casta", entrambi con la Casa editrice Tau.

giovedì 28 maggio 2015

L'ASSOCIAZIONE NAPOLI SARA':GIUSEPPE ALVITI UN'EROE METROPOLITANO


Oggi vi parliamo di un uomo, un eroe metropolitano che combatte e soffre quotidianamente per la libertà. Un uomo che valorizza al massimo le proprie energie per poter offrire al cittadino quella sicurezza e serenità che oggigiorno sembrano essere continuamente messe in discussione da un mondo sempre più violento e indifferente verso il prossimo.
Oggi intervistiamo il Dottor Giuseppe Alviti, presidente dell'Associazione Nazionale Guardie Giurate, con un grande passato nelle forze armate, molto attivo nella politica. Un uomo che si ispira ai valori tradizionali cattolico cristiani, che fa della difesa della patria il suo punto di forza e nei valori della famiglia affonda le sue radici. Insomma, un uomo a cui affidare ad occhi chiusi i propri figli.
Pluripremiato presso le più grandi istituzioni pubbliche e politiche, grande amico della poetessa Tina Piccolo ambasciatrice della poesia nel mondo, con la quale ha stabilito un saldo e duraturo rapporto culturale e di amicizia. Ha da poco rinnovato per ancora un anno il ricordo del mai dimenticato Gaetano Montanino, guardia giurata morta nell'agosto del 2009 di cui le istituzioni sembrano essersi dimenticate, per il quale la giustizia non è mai stata chiara e che solo l'illuminata opera del Dottor Giuseppe Alviti fa sì che il ricordo non si perda come lacrime nella pioggia.
NS: Dottor Alviti, sappiamo quanto lei si prodiga per la sicurezza sul territorio sfruttando non solo il tempo passato in divisa, ma anche fuori servizio. Quindi, lei ha sicuramente il polso della situazione. In particolare, ci interessano le risorse e i mezzi messi a disposizione delle guardie giurate e se questi sono sufficienti ad affrontare le emergenze quotidiane.
GA: La nostra quotidianità spesso ci mette a confronto con situazioni al limite del reale, specialmente nel mondo della sicurezza pubblica che privata. Per quanto riguarda la vigilanza privata, in assenza di normative efficaci che riordino il R.D. 1931 con il quale venivano istituite le guardie particolari giurate, ben poco noi operatori possiamo fare se non in piena flagranza di reato. Nell'attuale posizione dei servizi delle G.P.G. (acronimo di guardie particolari giurate) distinguiamo: la vigilanza ispettiva (comunemente chiamata ronda) che rappresenta un aspetto fondamentale nella gestione della sicurezza di un sito; la guardia particolare giurata ad intervalli rigorosamente casuali si reca presso i luoghi per i dovuti controlli. L’addetto alla vigilanza deve prevenire, con la propria presenza ed operato, il compimento dei reati contro il patrimonio dei clienti. Il servizio viene svolto da una guardia particolare giurata che stazionerà all’interno o al'esterno del sito in considerazione. VIGILANZA antirapina. I compiti della Vigilanza Privata sono sostanzialmente di due tipi: di deterrenza e/o prevenzione e, per quanto concerne le prerogative della GPG, repressivi. Il servizio viene svolto con la presenza telecontrollo: il servizio viene effettuato dalla centrale operativa presidiata da guardie particolari giurate con il compito di monitorare gli impianti dei clienti attraverso il collegamento diretto con essi. Le guardie particolari giurate attraverso il pronto intervento attuano le operazioni necessarie chiamando immediatamente le forze dell'ordine. Quindi, vediamo il pronto intervento: il servizio viene svolto da una guardia particolare giurata con l’ausilio di un automezzo dedicato al pronto intervento, radiocollegato con la Centrale Operativa. Il servizio di trattamento del denaro e beni assimilabili (per esempio assegni, valori bollati) è un’attività importante e delicata offerta agli Istituti di Credito, punti vendita della Grande Distribuzione, Centri Commerciali ed altri. Telecontrollo: il servizio viene effettuato dalla centrale operativa, presidiata da guardie particolari giurate con il compito di monitorare gli impianti dei clienti attraverso il collegamento diretto con essi. Le guardie particolari giurate per il trasporto valori il servizio viene esclusivamente svolto da guardie particolari giurate. Si tratta di un servizio che richiede dotazione di mezzi blindati provvisti di copertura assicurativa contro tutti i rischi e risorse umane formate ed addestrate.
NS: Lei ha proposto di equiparare i poteri delle guardie giurate a quelli delle forze di polizia. Cosa vuol dire e come sarebbe possibile farlo?
GA: Equiparare GPG a polizia e carabinieri è impossibile perché ho la netta sensazione, a fronte delle mie innumerevoli battaglie, che la volontà politica non ci sia. D'altro canto non sarebbe difficile dotare le GPG del decreto di polizia amministrativa che conferisce di fatto a noi operatori poteri autoritativi e certificativi. Basterebbe una semplice legge regionale.
NS: Sappiamo che lei è molto impegnato in politica. In particolare, è un referente molto importante per il Movimento Sociale nonché Segretario Generale Comparto Sicurezza. Ci può illustrare in breve gli obiettivi e il programma del suo partito?
GA: All'interno del mio ruolo dirigente istituzionale nel Movimento Idea Sociale mi batterò per richiedere uno status giuridico ben definito e delineato con l'attribuzione della qualifica di agente di pubblica sicurezza,sostituendo la ormai antiquata legge datata 1931.
NS: Sappiamo che lei spesso riceve encomi per le opere meritorie svolte durante il suo lavoro, ma ci chiediamo: qual è l'esperienza in cui ha avuto più paura? E quella invece più bella?
GA: Nella mia carriera non mi sono mai tirato indietro, ho collaborato anche con la DIGOS quando occupavano palazzi del potere e tra i tanti encomi tra cui spicca la medaglia d'argento al valor civile ricevuta nel 2006 dall'allora sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino. Spicca anche un encomio non scritto che mi venne fatto da un ispettore che ancora oggi e in servizio in questura. Lo porto nel cuore. Mi disse:"Prenderei te e farei andare a casa almeno dieci dei miei". Fantastico.
Con questo voglio dimostrare no una mia megalomania, ma che anche le GPG, quando sono ben addestrate, possono essere al pari delle forze dell'ordine.
Potrà sembrare strano, ma quando lavoro in servizio o fuori servizio non ho mai paura: intervengo e basta. Poi dopo, a sangue freddo, subentra la paura. Ma per la paure abbiamo un antidoto: il CORAGGIO!
NS: Chiudiamo l'intervista con un messaggio per i giovani che ci leggono. Lei sa che la nostra associazione ha come obiettivo il miglioramento sociale e culturale del territorio che viviamo e che viene fin troppo martoriato dagli eventi e personaggi negativi. Cosa direbbe ad un giovane napoletano che si sente sfiduciato e che vuole mollare la presa? Vale ancora la pena lottare per la propria terra?
GA:Ai giovani dico sempre di credere in un ideale e portarlo sempre avanti. Di non nascondere mai un sogno: anzi, di seguirlo perché chi non ha mai sognato non ha mai vissuto...e i sogni possono anche diventare realtà.
Note in breve: Dottor Giuseppe Alviti, nato a Napoli il 22-09-1974. Esperto di Arti Marziali, Istruttore Lotta Krav Maga, Presidente Nazionale Ass.Guardie Giurate. Segretario Nazionale Comparto Sicurezza Federazione Nazionale Lavoratori, ex Presidente Nazionale Lavoratori G.E.A.V.
Tra i tantissimi riconoscimenti, benemerenze, diplomi d’onore assegnatogli da Enti e Associazioni prestigiose, ha avuto anche la Medaglia d’argento al Valor Civile del Comune di Napoli nel 2006 per atti compiuti dal grande valore etico e sociale. Vari attestati e Benemerenze gli sono state assegnate per Attività Sociali da Enti Istutuzionali quali ASL, Regione Campania, Comune di Napoli ed è socio onorario delll’Associazione culturale Il salotto di Tina Piccolo.
Ex appartenete Forze Speciali Militari, ha il brevetto di paracadutista e il brevetto di Armaiolo Sperimentatore Collaudatore A Tiro rilasciato dal Ministero della Difesa.

mercoledì 22 aprile 2015

Giuseppe alviti leader a.g.p.g. : ricorda il caduto gaetano montanino lontano dai bagliori di chi si ricorda degli eroi solo morti

Giuseppe alviti leader a.g.p.g. : ricorda il caduto gaetano montanino lontano dai bagliori di chi si ricorda degli eroi solo morti



In onore di gpg Gaetano montanino trucidato in servizio IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GUARDIE PARTICOLARI GIURATE DR. GIUSEPPE ALVITI  ….lontano dai mass media..SI E’ RECATO STAMANE IN PIAZZA MERCATO IN NAPOLI x rendergli giusto onore
Un lungo e intenso percorso di memoria e impegno ha scandito il passaggio di quest’ultimo anno, di cui ogni piccola e grande tappa verrà ricordata il giorno 23 aprile 2015 in piazza del Carmine, luogo nel quale perse la vita Gaetano Montanino il 4 agosto 2009 per mano criminale. Il primo momento di riflessione avverrà dinanzi alla targa commemorativa a lui dedicata con il supporto delle istituzioni, ma soprattutto degli studenti del territorio circostante che hanno indirizzato i loro messaggi di speranza a Gaetano e alle 150 vittime innocenti della criminalità della Campania, pensieri che voleranno in cielo legati a 150 palloncini con il desiderio di far volare alto la loro richiesta di riscatto per questa terra. 




domenica 15 marzo 2015

BIOGRAFIA DI GIUSEPPE ALVITI PRESIDENTE AGPG

Ha un curriculum notevole davvero, Giuseppe Alviti, premiato più volte dall’Associazione “Il salotto culturale di Tina Piccolo”.

Brevemente una biografia di Giuseppe Alviti

Giuseppe Alviti , classe ’74, è esperto di Arti Marziali, istruttore Lotta Krav Maga già nei primi anni della sua adolescenza. Tra i tantissimi riconoscimenti, benemerenze, Diplomi d’onore assegnati da enti e associazioni, ha avuto anche la Medaglia d’Argento al Valor Civile del Comune di Napoli nel 2006, per atti compiuti dal grande valore etico e sociale. 


Ex appartenente Forze Speciali Militari della Marina, ha ottenuto il brevetto di Paracadutista e il brevetto di “Armaiolo Sperimentatore Collaudatore A Tiro”, rilasciato dallo stesso Ministero della Difesa. Vari attestati e Benemerenze gli sono state assegnate per Attività Sociali da Enti Istituzionali quali Asl Regione Campania, ed è attualmente socio onorario dell’Associazione culturale “Il salotto di Tina Piccolo”, Socio Onorario dei Falchi P.S. e socio onorario delle Guardie Ambientali Nucleo N.O.G.R.A. 

E' LAUREATO IN SCIENZE DEL'INFORMAZIONE

Nel 2018 ha ricevuto la laurea  Honoris Causa in Lettere  dall’Accademia Internazionale Federico II di Napoli. Nel 2019 viene insignito del Premio” Paolo Borsellino” per la lotta contro le mafie.
Nel Febbraio 2021 viene nominato Segretario Generale del Sindacato FEDERAZIONE NAZIONALE LAVORATORI