Guardie giurate in balia dei violenti perché senza poteri In evidenza
11 Novembre 2015 di Paolo Fruncillo
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“Noi guardie giurate siamo le vittime sacrificali di un sistema che non funziona. Non vorrei che chi ci governa stia aspettando il morto per intervenire in maniera energia, così come sarebbe necessario”. È una denuncia grave, quella del presidente dell’Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate, Giuseppe Alviti, lanciata all’indomani dell’ennesimo episodio di violenza avvenuto in un ospedale napoletano. Al “Loreto mare”, infatti, dapprima un infermiere e poi due operatori della sicurezza sono stati costretti a ricorrere alle cure dei sanitari, dopo essere stati aggrediti da un visitatore. Secondo quanto si è appreso il paramedico ha avuto dieci giorni di prognosi e le guardie sette. Alviti, medaglia d’argento al Valore civile su proposta del già ministro degli Interni, nonché sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, ha colto la palla al balzo per un allarme che riguarda tutti gli appartenenti alla sua categoria.
Presidente come può accadere una cosa del genere?
A Napoli le aggressioni sono all’ordine del giorno. E pensare che il Loreto Mare ha investito fiori di quattrini pubblici per un posto fisso di polizia.
E come mai non è stato evitato l’ennesimo episodio increscioso?
Il personale addetto al drappello, in genere, opera la mattina per il disbrigo delle pratiche burocratiche legate all’attività ospedaliera. Nei week-end e di notte l’ospedale è terra di nessuno. E può accedere di tutto, davvero di tutto.
A cosa si riferisce?
Non molto tempo fa al Cardarelli è stata addirittura trafugata una salma. Per non parlare di un collega aggredito ferocemente per il quale sono stati necessari ben trentacinque punti di sutura alla testa.
In che modo si può intervenire per porre un freno?
Le alternative sono due: o si aumenta la presenza delle forze dell’ordine – che, però, in questo modo,m verrebbero distolte da altri delicati servizi di ordine pubblico o si interviene, con una legge, per attribuire alle guardie particolari giurate dei poteri che oggi non hanno e senza i quali io ed i miei colleghi siamo soltanto vittime sacrificali. Lo dico da tempo. E infatti le mie parole cominciano a dare fastidio.
Cioè?
Appena ieri ignoti hanno violato il mio sito personale su Facebook, che è anche uno strumento di informazione e formazione per le tante guardie che hanno aderito alla mia organizzazione. Evidentemente le mie esternazioni contro le piccole e grandi illegalità delle caste e dei comitati d’affare hanno colto nel segno. Io, comunque, vado avanti per la mia strada, nella consapevolezza che noi guardie particolari giurate possiamo avere un ruolo di complemento delle forze dell’ordine per affrontare le varie emergenze di ordine e sicurezza pubblica che si palesano nelle grandi metropoli.
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